L’italia che ha perso, per fortuna

 questo post è stato copiato da un blog dell’admin che non spammerò, il giorno che l’Italia ha perso ai mondiali.

 

FINALMENTE l’Italia ha perso i mondiali di calcio. Sì, sono contento.
Sono contento perché il calcio oggi è peggio del circo all’epoca
dell’Antica Roma: utile solo per distrarre le persone dai veri
problemi. Mi contesterete che non esistono solo i problemi, e io vi
rispondo che esistono soprattutto i problemi e che c’è troppa gente che
fa patriottismoattraverso il calcio e sbaglia. Il patriottismo, se
vogliamo considerarlo come una cosa positiva e non come una piaga
storica (come ci insegna Goethe) non lo si vede nel calcio ma nello
stato! E a me danno fastidio le persone che esaltano l’Italia per le
vittorie calcistiche. A noi cittadini ce ne viene in tasca qualcosa?
No. Mai. Ai giocatori sì, tanti soldi, magari anche immeritati dal
momento che ‘giocano’ e guadagnano con una partita più che un
lavoratore modesto in 10 anni di lavoro. Dunque stesso concetto del
circo nell’antica Roma: distrarre la gente. Non ho niente contro il
calcio in sè, ma contro il modo in cui gli italiani vedono la cosa.
Inoltre sono felice perché così (si spera) ci risparmiamo 4 anni di
vuvuzele in vendita ovunque, di pantaloncini azzurri e di stolti che
usano una vittoria calcistica come pretesto per discriminare gli
stranieri e fare violenza negli stadi. Last but not least
(per ribadire il mio anti-patriottismo uso modi di dire stranieri): ci
risparmiamo 4 anni di Waka Waka in tutti gli stadi e dare altri soldi a
una cantantucola che probabilmente non li merita (per aver storpiato e
cantato un inno di tuttaltro significato).

Nocalcio

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